Le Cicatrici Dell'Amore <3, in corso <3

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view post Posted on 14/10/2013, 21:47


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Le Cicatrici dell'Amore


Prologo

<buio! è tutto buio... mi sento stordita, confusa e un dolore profondo mi colpisce al petto... ma che succede???>> una voce familiare in lontananza rimbomba << Dovete fare di tutto!! vi prego!!...>> all'improvviso silenzio e dinuovo...<< Darei tutto... per la persona amata donerei la mia vita stessa, il mio cuore... quindi per favore salvatela!... donerei la mia vita... vita... vitaaaaa>>
quelle ultime parole fecero eco dentro di me <<che vuol dire?!? e perchè mi sento così fragile e triste... sembra un incubo e non riesco a svegliarmi!!!>>
Tutto attorno a me era nero... di un nero inchiostro...come se fossi in una stanza chiusa senza finestre o porte... le tenebre mi incutevano terrore e non sapere dove ero, cosa stava accadendo ma soprattutto perchè quella voce così familiare gridava quelle parole d'amore e di dolore mi faceva stare peggio....
Sentì improvvisamente una voce maschile, quella di mio padre venire dalle mie spalle, mi affrettai a giararmi e vedi un'immagine sfocata e senza colori ma le parole erano nitide <<e'... E' ... sangue del mio sangue... è così docile e tenera che mi sembra di spezzarla se solo l'abbracciassi più forte... ecco la mia bambina!... Francesca!>>.. in quell'istante mi sentì delle gocce calde e soffici sul viso... erano lacrime! le lacrime di gioia di mio padre fecero commuovere anche me!...
Dietro un'altra voce femmilile prese il posto di mio padre... mi voltai velocemente ed ecco un'altra immagine... più specificatamente un altro ricordo...
Vidi il viso di mia madre anch'esso pieno di lacrime, correre verso di me e abbracciarmi delicatamente ma nello stesso tempo con forza... <<bambina mia cosa è successo?!? ho sentito un rombo e vedendoti per terra ho avuto una paura grandissima!!! per favore non farlo più... stai più attenta!... un giorno di questi mi farai morire!>>... ora ricordo... avevo 5 anni, caddi dal letto e mia madre mi strinse così forte che stavo quasi per soffocare... piangevo di più per quell'abbraccio che per la ferita alla testa!...
tutto si spense... tornò il nero cupo che tanto odiavo!... ma finalmente un'altra luce da dietro... mio fratello che mi abbracciava... << sorellina! ti voglio davvero bene, per questo vorrei che tu e solo tu mi facessi la testimone di nozze! >> ricordo ancora quel momento, mi misi a ridere, era strano che mio fratello si aprisse così con me ... ma tra i sorrisi c'erano lacrime di gioia che non domenticherò mai!...

<<molte persone piansero per me!!! molte persone mi vollero bene!>> e dinuovo una luce ma stavolta non era solo un momento della mia vita trascorsa, ma erano un susseguirsi di eventi straordinari che rimarranno sempre impressi dentro di me... amici, parenti e... ma manca...

Tutto si spense... mi ero proprio stufata... <<perchè non compare dinuovo una luce... ho sempre più paura dell'oscurità>> mi accucciai per terra... chiusi le gambe e nascosi il mio viso dietro di esse... non volevo guardare...

Inaspettatamente, non dietro di me ma davanti ai miei occhi, qualcosa mi colpì... una luce abbagliante irradiò tutto lo spazio a me circostante...<<wow!>>
<<aiho! ma sei stupido?>>... <<ehy! sei tu che mi sei venuta addoso, quindi sei tu la stupida... dove hai la femminilità?? sotto le scarpe?!?>>... queste parole.... ricordo!!! è stato l'incontro - scontro più bello della mia vita... la prima volta che vidi i suoi occhi... dopo quella caduta alzai lo sguardo e li vidi... freddi, imperturbabili ma... pieni di calore e passione!
Un immagine dei suoi occhi apparvero come una raggio di sole... ed ecco la sensazione di sempre... volare tra l'azzurro di quello sguardo... mancare la terra sotto i piedi... il battito che accellera come impazzito... sensazioni che amo più al mondo, sensazioni che solo una persona puoi darmi... Lui! Si vide... vidi i suoi sorrisi, i suoi sospiri, il suo viso imbronciato... i suoi soffici capelli, quel fisico da paura che adoravo! le sue parole echeggiavano come il suono del mare in un caldo pomeriggio... << Ti Amo...>>.... la sorpresa di quel giorno fu immensa... il giorno in cui aprì il suo cuore... arrosita, imbarazzata non sapevo cosa si rispondere... al solo ricordare sto ancora male...
<<donerei la mia vita! il mio cuore!!!!!!>> sentì queste parole... non me le aveva mai dette allora perchè le sentivo?
ricordo! non tutto... sono ancora stordita... ricordo che ero all'ospedale per qualche motivo e... c'era confusione... i dottori erano attorno a me e sentivo il calore della sua mano... rammento le parole del dottore, ma a tratti... gridava <<ha perso molto sangue... e... >>...poi chiusi gli occhi e sentì le Sue suppliche <<sopravvivi per me e per lui!>>... LUI??!?!?!?! chi??? mio padre? mio fratello??... e poi un lampo attraversò i miei pensieri... <<un nuovo cuore!>> era la voce di un infermiere, almeno credo...e...
le lacrime sgorgarono dai miei occhi inesorabilmente... <<nooooooooo... non farlo Ale!... ti prego...>> gridai più forte che potevo cercando di raggiungere quella proiezione apparsa improvvisamente... quella proiezione che diceva risoluta... <<donerei la mia vita! il mio cuore>>.
Era irragiungibile... quanto potevo correre non riuscivo ad arrivarci... qualcosa non mi faceva arrivare da colui che amavo con tutta me stessa... mentre correvo la nostra musica penetrò nell'oscurita... la canzone di Massimo DiCataldo che mi dedicò la prima volta...

<<amo te, amo te perchè mi va...
Io sarò con te ovunque sarai...
Lasciati amare lo farò con il cuore...>>

Tu Tuum... un colpo al cuore... un dolore allucinante mi colpì al petto... un dolore così forte che mi fece cadere e...

<< Francesca?? sei sveglia??...>> aprìì gli occhi... mi sentivo strana, come se fossi stata drogata... mi faceva male la testa e vedevo tutto un po annebbiato ma riconobbi mia madre... la sua mano mi teneva stretta... era calda e morbida... <<si è ripresa!!!!>> gridò.... mi abbracciò ma l'unica parola che riuscìì a dire con la mia fievole voce era...<<ale...>>...
L'unica cosa che riuscivo a sentire in quel momento non era altro che la sua voce...<<donerei la mia vita!>> le sue parole girovagavano ancora nella mia testa impazzite!... pulsavano come tamburi...

sentì un dolore immenso al petto quando mia madre mi abbracciò... allora lentamente e con gli occhi ancora socchiusi , trascinai la mia mano verso il petto...lì... c'era una cicatrice.... nel mio petto c'era qualcosa che non potevo minimante immaginare...
Una prova, una cicatrice... ma cosa è successo????



1° Capitolo

I sogni son Desideri... così diceva una canzone....

Driiiiiin driin, il citofano reclamava risposta....... <<chi è???.... si sto scendendo....>>...*era lui... lui.... Alessio... La persona di cui ho preso una cotta da circa 1 anno... è il fratello maggiore di una mia amica... e ora è qui sotto... ma come faceva a sapere dove abito???*... si guarda allo specchio cercando di sistemarsi il più possibile... <<mmm... quando sono andata dal parrucchiere? sembra che ne sono uscita da poco!! WOw che fortuna... meglio scendere di corsa...>>... scendo e mi ritrovo davanti al cancello, lo apro e....e lo vedo... Lui... capelli biondi... occhi verdi.... fisico statuario... alto ... dolce e sempre gentile mi saluta <<<i>Ciao Francesca... scusa se sono venuto così all'improvviso ma devo dirti qualcosa di davvero importante...>> *si scusa??? ma è pazzo?? dalla felicità potrei saltargli addosso!* <<non scusarti è un piacere vederti qui... dimmi pure, ti ascolto>>... *qualcosa di importante... e se stesse davvero succedendo???... WOW... mi sento il viso in fiamme ... *<<dimmi...>>... <<<i>ecco... volevo dirti... che..>>...

<<babbuinaaaaa...>>... (sentì una voce rimbombare)... *ma che succede??*... <<continua Ale...>>*il mio cuore sta accellerando.... si sta confessando???... mi sento agitatissima....*

<<<i>Ti stavo dicendo... che tu mi...>>

<<ancora a letto??? svegliati dormigliona!!! sono le 8!!!>>... *ma questa è la voce di mio fratello... ooohhh nooo... non dirmi che è solo un sogno ....*

tutto scomparve... aprì gli occhi e intradivi una sagoma ... strofinai leggermente le palpebre e vidi mio fratello ... *questo imbecille mi ha svegliato mentre stavo facendo il sogno più bello della mia vita... lo ammozzo, lo ammozzo!!!!...*

<<idiota cosa vuoi???>> (guardai l'orologio e vidi che non erano le 8 ma bensì le 6,30...)... *stavolta lo finisco davvero! *<<sono le sei e mezzo mi dici perchè ogni mattina devi svegliarmi a quest'ora??? io fortunatamente non lavoro quindi posso alzarmi più tardi!!!>>...<< e ti sembra giuto??? è corretto che una babbuina come te si svegli dopo il suo fratellone???>> (Mi aveva svegliato troppo presto quindi ancora intontita e con la forza di un bambino di 2 anni cercai di tirargli il cuscino ma, prevedibilmente , riuscì a fermarlo e a tirarmelo in pieno viso)... <<sorellina, io vado a lavorare... divertiti a scuola! buona giornata!!!>>... Risposi velocemente,in modo che mi sentisse ma con voce ancora rauca <<buon Lavoro Salvo!!!>>... mi girai, mi coprì il viso con il lensuolo cercando di riprendere il sogno da dove lo avevo lasciato, chiusi gli occhi e qualche istante dopo sentì la voce di mio padre che sussurrava <<francy, sono le 7... oggi ti accompagno io quindi fai colazione, lavati, vestiti e andiamo... Dai!!!>>...
*Mmmm... ma mezz'ora è passata in un lampo... Cavolo, questa è tutta colpa di quel cretino... finalmente, almeno nel sogno, si era dichiarato... uffa!...*
Mi alzai molto lentamente... andai in bagno per lavarmi la faccia a riprendere consapevolezza di chi ero e cosa dovevo fare... subito dopo andai a fare colazione... latte e cereali, mi mettono energia e vigore ogni mattino, poi andai a lavarmi e a vestirmi... fortunatamente i vestiti li avevo sistemati il giorno prima sennò ero fritta... (una mattina mi ero dimenticata di sceglierli e sono arrivata a scuola così in ritardo che sono dovuta entrare a seconda ora)....
<<francesca tuo padre è qui sotto... ti sta aspettando con la moto accesa, dice che se non ti sbrighi ti lascia andare con il bus... !!!>>...<<sono pronta mamy...>> mi guardo allo specchio, jeans a tubo e T-shirt, capelli raccolti da un fermaglio che lasciava liberi quelli di dietro che cadono dolcemente sulla schiena e sulle spalle... ok ... *ora posso andare* pensai... aprì la porta e davanti c'era mia madre con i soldi della colazione...<<te li stavi per dimenticare vero??? tieni e ricorda: Compra qualcosa di nutriente e non le solite schifezze come le patatine o il gelato!>> <<ok mamy!>> schioccai un bacio nelle guance di mia madre e corsi sotto... abitavo al secondo piano quindi arrivai in un attimo... salì sulla moto e partimmo....

Arrivati a scuola , scesi, salutai mio padre e mi avviai verso il cancello principale ma mentre camminavo sentì improvvisamente una canzone... una canzone napoletana, *odio questo genere ma ora lo amo alla follia perchè quando c'è il "Napoletano" a tutto volume c'è anche Colui che lo mette... Luca! ... chi è Luca??? impossibile non conoscerlo! nella mia città è famosissimo! fa i gelati e le granite più buone che il mio palato abbia mai gustato...mmm..* era come sempre davanti la scuola con la sua carretta... guardai davanti a me... c'era un piccolo bivio... a sinistra c'era il gelato che mi chiamava e a destra c'era l'entrata della scuola... guardai l'orologio... *sono le 8... posso arrivarci! mi mangio una granita super-veloce (senza brioshe , peccato ma si fa quel che si può) e corro subito in classe, per le 8: 15 sarò seduta davanti il mio banco... ne sono sicura*.... allora mi affrettai ad andare dal Il mio Luchino e dal mio Gelatino... <<buon giorno Luca... il solito... Gelato al cioccolato Fondente!>> dico con un sorriso a 100 denti!!!!... <<buon Giorno Francy,ma non cambi mai gusto???>> dice con un sorriso... da 5 anni sempre granita o gelato al cioccolato... <<ora e per sempre !!!.>>risposi io fiera...<<.. ma se lo mangi ora arriverai in ritardo!... va bhè... tanto discutere con te è come parlare con il muro!>> , * mi conosce troppo bene...W Il mio Gelataio preferito!* pensai... ma non sapevo che proprio quello mi avrebbe portato così tanti Guai...

Finì il gelato e corsi come una forsennata a scuola... i bidelli mi gridavano dietro di non correre, ma ormai erano rassegnati, ogni mattina era la stessa storia...
Salì le scale il prima possibile (andavo al quarto superiore e insieme alle classi del quinto eravamo al secondo piano)... di fretta aprì la porta della mia classe ma... *ovviamente sono in ritardo*.... erano le 8:30... davanti a me con una mano nel fianco e l'altra che raddrizzava gli occhiali c'era lei... il diavolo! la professoressa di Letteratura Italiana e latina... ogni mercoledì occupava nella nostra classe la prima ora... sembrava uno spaventapasseri... capelli arruffati in un fermaglio degli anni della mia bis-nonna, i pantaloni marroni che erano un mix tra pinocchetto e pantaloni normali... le arrivavano alle caviglie... una camicia chiusa fino all'ultimo bottone color azzurro a strisce bianche con fiorellini rosa sul colletto... *quella camicia la usavo io all'asilo*...
<<sei in ritardo! vai dal preside e ritorna solo quando ti avrà dato il permesso di entrare... >> ...<<va bene, vado... posso posare almeno lo zaino??>>...dissi io imbarazzata ma anche innervosita dal suo comportamento fin troppo severo*non vuole nemmeno sapere il motivo del mio ritardo... certo se lo sapesse non mi farebbe davvero più entrare*...<<no... per me sei ancora assente... e se per caso il preside ti firmasse la liberatoria, stai certa che ti aspetta una bella interrogazione!>>... <<ma professoressa lo zaino pesa e poi già mi ha interrogato la volta scorsa!>>... <<allora lo zaino lascialo qui, ma l'interrogazione ti aspetta, ora vai che stai intralciando la lezione!>>... *ma come si permetteva questa befana a trattarmi così?*... lasciai lo zaino sulla mia sedia e dissi ad Emanuela, la mia vicina di banco <<ciao Ema , potresti uscirmi il portacolori e il libro dallo zaino pe favore??>>... << ciao, si faccio subito! mi dispiace... ho cercato di intrattenerla parlandole ma niente... lo sai come è....>> sfortunatamente lo sapevo bene... fin troppo... lasciai le cose lì e uscì dalla classe mentre la prof parlava di come l'educazione si vede anche dagli orari... mi presi di un nervoso!! ... non potevo più sentirla...
Ero nel corridoio e iniziai a correre verso la presidenza, non perchè avevo fretta ma per sbollirmi un pò... essa si trovava dietro l'angolo a destra, in fondo... voltai quell'angolo e... SBOOOOMMMMM...
mi ritrovai a terra... mi faceva male l'osso sacro... ero caduta con il sedere... che dolore!
<<aiho! ma sei stupido?>>... <<ehy! sei tu che mi sei venuta addoso, quindi sei tu la stupida... dove hai la femminilità?? sotto le scarpe?!?... OHH NOOO... anche il giubbotto mi hai strappato!... ti sei aggrappata come una scimmia!>>... <<ehy come ti permetti?!>> ancora ero intontita... mi massagiavo il deretano indolensito e alzai lo sguardo per vedere il cafone che avevo scontrato...
iniziai a guardarlo dai piedi, scarpre Nike (pubblicità subliminaleXD) , lo alzai un pochino e vidi un paio di jeans Blu scuro... ancora un pò... e vidi una maglietta sportiva che faceva intravedere degli addominali ben messi direi!... sopra aveva il giubbotto... quel giubbotto di cui parlava, era un po strappato da una manica ma niente di così irreparabile... ed ecco la parte più insospettabile... alzai lo sguardo e vidi le sue labbra carnose, il naso perfetto e ... degli occhi azzurri... appena li vidi un colpo al cuore mi fece sobbalzare... erano degli occhi freddi, imperturbabili ma anche...
<<il mio Giubbotto! sei proprio un'idiota...ora scimmietta devi ripagarmi in qualche modo.... non ti lascerò andare fino a quando non lo farai>>... <<ma non l'ho fatto mica app....> si avvicinò e all'improvviso mi diede un bacio... si, avete capito bene... un bacio stampo, ma sempre bacio... io rimasi alibita... senza parole...il cuore batteva all'impazzata... le mie guance divennero di un rosso peperone e... e... non riuscivo a dire una sillaba, allora parlò lui...
<<certo, non sei il mio tipo ma in qualche modo eri in debito.... e poi ti ho fatto pure un favore>> e iniziò a ridere a crepapelle... sentivo anche altre due risate... prima non li avevo visti ma vicino a lui c'erano altri due ragazzi... bei ragazzi ... un moro e uno biondo,ma nessuno dei due aveva i capelli corvini come quello stupido!...
<<un favore?? e a chi lo avresti fatto??>> mi avvicinai repentinamente verso di lui e gli mollai uno schiaffo dritto in faccia!!! <<debito?? favore???sei solo uno sbruffone stronzo... >>... mi voltai e corsi verso il bagno che si trovava davanti la presidenza...
entrai e mi chiusi in uno dei singoli...
<<ma ... ma... come si permette??? >> gli occhi divennero grandi e cadde qualche lacrima...<<era il mio primo bacio e quello stronzo me lo ha rubato... forse sono ancora una bambina ma speravo di dare il mio primo bacio al ragazzo che mi piace... ma.... alla fine era solo un bacio stampo... non significava niente...>>... asciugai le lacrime e la rabbia prese il posto della tristezza...<<io quello lo ammazzo! stronzooooooo!!!!!! ma con quale diritto?? e il bello è che <i>mi ha fatto un favore! Ah... la prossima volta che lo incontro non uno schiaffo ma una pedata, in modo da farlo diventare femmina.... cavolo! e poi perchè sono arrossita?... non è stato perchè ero emozionata, ne sono sicura! tutto è stato provocato dalla rabbia!!!... una rabbia che non passerà molto presto....>> feci un paio di respiri profondi <<ora è meglio andare in presidenza sennò davvero la prof non mi fa più entrare..>>... mi incamminai con il cuore ancora pieno di rancore e di qualcosa che non riuscì bene a comprendere....



2° Capitolo CHE CAPITOLO!!!!

Una volta intrecciato il filo del destino non può più essere sciolto... Kikyo di Inuyasha lo disse, ma potrebbe mai realizzarsi la frase di un anime??? Mi accorsi presto che aveva una ragione sfacciata...
Driiiiinnnnn.... drriiiiiiinnnnnnnnnnn.....
Il suono della campanella della ricreazione era quello che aspettavo con più ansia, l'adoro perchè no è mai fastidiosa.... quasi quasi la registro e la metto come suoneria del cellulare...
<<francy oggi cosa mangi?? io il solito pacchetto di crackers integrali....>> disse Emanuela con aria rassegnata, da 5 anni faceva la dieta evitando dolciumi vari, in realtà non dimagriva, ma il motivo era ovvio, non aveva niente da smaltire era praticamente perfetta! alta, snella e formosa al punto giusto, occhi castani dorati, capelli lunghi ricci anch'essi castano chiaro, ma soprattutto quello che più contava.... era un'amica unica. Rideva sempre, solare, spigliata, "senza peli sulla lingua"...a veva un solo ed unico difetto era innamorata. In circostanze normali sarebbe la cosa più bella al mondo, ma se sei la sua vicina di banco lo trovi insopportabile, se la scuola ci da a disposizione 7 ore di studio, lei 7 ore su 7 la passa a parlare del suo fidanzato, una volta è riuscita a riempire due pagine intere con la scritta "ti amo pasticcino!"... ma ve ne rendete conto?? ma a parte questo amo quando mi racconta le sue esperiene romantiche perchè ne parla con dolcezza e con amore!
<<che mangio? e me lo chiedi?? non ho fame! dopo quello che mi è successo con quell'idiota.... solo a pensarci mi saltano i nervi>>il mio cuore accellerò.... <<ma dai! lo so che ti è piaciuto! magari era anche piuttosto carino!>>... di colpo arrossì, mi veniva voglia di pestarle un piede e buttarla dalla finestra, dopo quello che aveva sentito ancora ci scherzava su?... << Ema, cosa non hai capito di ciò che ti ho raccontato? forse niente! non preoccuparti tanto sarà l'ultima!>> mi girai dall'altro lato e misi il broncio... il piccolo problema è che essendo una delle mie migliori amiche conosce il mio punto debole...<<su, scherzavo, non ti arrabbiaree perchè sennò... non posso darti la fetta di panettone al cioccolato che ho fatto ieri!>> -BRrrrrrr- <<senti? anche il tuo stomaco brontola!! >> ci guardammo e scoppiamo in una fragorosa risata! ecco, il mio punto debole: LA CIOCCOLATA!!! ci muorirei! *-*
<<francesca! ti volevo chiedere un favore!>> - <<ciao Giovanni! dimmi pure!>> - <<bhè, avrei bisogno di un aiuto in matematica, sai, mercoledì c'è il compito e non ho capito l'ultimo argomento: l'equazione di secondo grado! quindi se oggi o domani sei libera potremmo incontrarci>> - <<ecco, veramente.... mmm....>> * mi sembra scortese dirgli di no, molte volte mi ha aiutato in filosofia e pedagogia, non posso negarglielo! * pensai. <<ok, allora ci vediamo oggi a casa mia perché domani ho un impegno, abito nel quartiere ovest della città>> - <<cavolo! è da un anno che mi sono trasferito ma non conosco la zona! mi dispiace, non potresti passare tu per favore?? ci vediamo alle 5:30 a casa mia>>... prese una matita e nel diario che tengo sempre sopra il banco, mi scrisse l'indirizzo....<<ecco, è questa, per le 5:30 dovrei essere a casa, prima non mi trovi perchè sono in palestra! ok?>>... *va in palestra?? e da quando?* riflettei velocemente...<<non preoccuparti, a limite se aspetto un po non succede niente! Se ho qualche problema a trovare la strada ti chiamo nel cellullare>>
Drrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnnn.... Drrrrrrrrrrrrrrrrrrrrriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnn
<<e' suonata la campanella, meglio che vada a sistemare le ultime cose, allora ti aspetto oggi pomeriggio, grazie Francy! sei la migliore!>> il mio viso diventò un peperoncino...<<grazie, ma non è niente di che!>> lo vidi tornare indietro nel suo banco con un' aria abbastanza felice, chissà perchè...
<<è cotto! si si!! non c'è nessun dubbio!>> - <<ma di cosa stai parlando Ema... è un bel ragazzo, alto, occhi azzurri, capelli neri... non mi nota nemmeno!>> - <<mmm... Qualcosa mi dice che per te quest'anno sarà molto divertente>>... mi girai verso il prof di musica scettica su ciò che aveva detto Emanuela...*divertente... mah... meglio non pensarci*... e ripresi a far finta di ascoltare il prof.


<<mmm… sarà questa la via giusta???>> guardai nella cassetta della posta e vidi il cognome di Giovanni Carrese.
Era un condominio grande a 4 piani ma lui stava solo al secondo, citofonai un po imbarazzata e senti la voce di una donna...<< chi è?>> - <<salve signora, sono un'amica di Giovanni è in casa?>> - <<ancora non è tornato ma mi aveva avvertito che venivi, Sali per favore>> mi aprì il portone e salii... appena arrivata al secondo piano vidi una giovane donna che si presentò come sua madre, era alta con glio occhi azzurri e capelli biondi, Giovanni le assomigliava parecchio! <<ciao, piacere io sono la mamma di Giò, mi chiamo Letizia, vieni accomodati!>> entrai e vidi un largo salone con poltrone, divano e tanti quadri appesi che vivacizzavano l'ambiente, solo dopo notai il 42" (42 Pollici) Full HD!! una Tv a schermo piatto, se la passa mica male!!!!
Davanti il salone c'era un lungo corridoio e la signora mi portò nella prima stanza a sinistra: la Cucina. Anch'essa grande! con un tavolo da 8 sedie e una cucina enorme e bellissima, tutta in legno pregiato! Mi invitò a sedere <<vuoi un bicchere di tè?>> - <<no grazie>>...<< scusa io ora sono un po’ impegnata, se vuoi andare nella stanza di Giò è la seconda porta a destra>>... <<grazie signora e non si preoccupi>>... lasciai la cucina e andai nel corridoi alla "ricerca della stanza". Ce n'erano tante! 3 porte a sinistra, altre tre porte a destra e una in fondo! WOW !
Una cosa mi incuriosì particolarmente... c'era un quadro appeso, era stupendo due unicorni sotto una brillante cascata d'acqua che si stringevano attorno a fiori e alberi di tanti ed immensi colori!!..* Stupendo! * pensai...
distolsi con difficoltà lo sguardo... <<la signora aveva detto "la seconda porta a"... a... cosa era? sinistra o destra? ... mmm ... "sinistra" mi pare...>> lentamente aprii la porta... la stanza era grande, la parete sinistra aveva un armadio a tre ante, e nel muro di destra c'erano tre poster di Good Charlotte, Linkin Park e ... Max Pezzali??? * dalle stalle alle stelle, adoro Max!!! solo per questo avrà 100 punti in più *...nel muro di fronte l'entrata intravidi una foto, ma dietro c’era una mini foto di Monica Bellucci... mi avvicinai e sbalordita lo notai... <<oh My God! ma lui?? è un pervertito! non me lo aspettavo! almeno nascondilo più decentemente!>> era un calendario di donne mezze nude...<<se fossi la sua fidanzata lo strapperei, ma non lo sono quindi me ne frego.... sapeva che venivo, almeno poteva nasconderlo! Ha appena perso i 100 punti che gli avevo regalato>>... sotto quel "bellissimo" calendario, a sinistra c'era il letto e a destra c'era la scrivania con una lampada! mi sedetti e non so perchè ma mi venne sonno! poggiai la testa sulla scrivania e.....
<<ehy, tu! che fai, mi segui???>> - sentì una voce, aprì gli occhi ancora un po’ assonnati e vidi una sagoma... li strofinai e ora quella sagoma divenne più chiara... era lui! l'idiota e pervertito che mi aveva baciato a scuola! <<capisco che vuoi ringraziarmi in natura ma non sei il mio tipo!>> - <<stai scherzando? io non devo ringraziarti di niente, maniaco pervertito che non sei altro! anzi, sei anche un idiota! Mi hai seguito??>> dissi con rabbia... <<veramente è giusto che lo dica io!!!!>> - <<vattene via Idiota sbruffone!>> - <<ora basta! mi sono davvero inc****to! sei tu che sei entrata in camere mia senza permesso! se vuoi far finta di aver sbagliato casa o stanza fai pure, ma non ti credo mica! lo so che sei venuta per me>> - qualcosa iniziò ad ardere dentro di me! e continuò dicendo <<mi dispiace ma non sei il mio tipo...>> Mi sbattè nel muro... le mie spalle erano intrappolate tra le sue possenti braccia e il cuore iniziò a battere in modo assurdo! sussurrò avvicinandosi al mio viso <<sai, io preferisco le donne! e non le bambine che si intrufolano senza permesso! per di più sembri un maschiaccio e di femminile non hai niente>> La mia mano reagì istintivamente, stava per colpire il suo viso quando lui la prese al volo <<no, no, no...Non si fanno queste cose, soprattutto perchè già ci avevi provato stamattina, non sono così scemo da cascarci una seconda volta!>>mi prese la mano, poi l'altra e le schiaccio leggermente contro il muro, una a destra e l'altra a sinistra! a viso completamente scoperto ... tanto mi batteva il cuore che avevo paura che mi uscisse dalla gabbia toracica! <<allora non sembri un maschiaccio, Lo sei proprio!! quando crescerai, diventerai una donna forse, e dico forse, potrai ricercarmi.... per ora continua a giocare con le macchinine e i dinosauri, bambino!>>... Mi fece davvero incavolare, mai nessuno mi aveva parlato così... da piccola per il mio carattere ribelle tutti mi prendevano giro e dicevano che ero un maschiaccio... e ora risentirlo mi faceva male... allora istintivamente feci una cosa che non mi aspettavo completamente.... una cosa che sorprese anche me...
Velocemente mi avvicinai, le sue labbra e le mie erano l'una sull'altra... entrambe si aprirono e scaturì un "vortice di emozioni" ... lentamente.... con dolcezza.... sensualità...
Le sue labbra erano morbide e mi trasmisero in tutto il corpo un calore mai provato, mi sentivo strana ... il cuore batteva in modo esorbitante … non riuscivo più a sentire il mondo circostante…
Dopo un po’, lentamente mi distanziai... lui era rosso, rosso fuoco... <<la vera sensualità si nasconde e si mostra solo quando si hai il bisogno di farla uscire, non si vende a chiunque... ti ho baciato solo per farti vedere che non sono un maschiaccio... anche io so essere donna quando voglio, e baciarti non è quel granchè di cui ti vanti>>.... * acqua!!!! il mio corpo bolle... sta bruciando... Acquaaaaaaaaaaaaaaaa.... *

- * Ca**o... Non pensavo che una bambina come lei mi facesse questo effetto... mai nessuno mi ha lasciato la voglia di continuare... ancora... ancora...* - un pensiero volò tra i due corpi vicini…

<<cosa? il TUO non è stato Niente di particolare, se vuoi ti faccio vedere io cosa è un vero bacio, ti insegno io bambina!>> - * Oh no! si avvicina... io non voglio più farlo... qualcuno mi aiuti.... *... pensai...*8 Cm... 7 Cm.. 5 Cm.... 3 Cm... Nooooooooooooo * -
<< Ehy! che sta succedendo???>> - <<giovanni!!! sei qui! aiutami a liberarmi da questo pervertito!!!! aiutami forza!!>> - <<alessandro! ... lasciala stare!>> disse in modo deciso, quasi infastidito *ecco come si chiama Alessandro* pensai ... avvicinandosi mi liberò da quella presa... Non so il perché ma non ero così felice che fosse arrivato... forse perché volevo che venisse prima?? mi avvicinai a Gio... <<hai sbagliato stanza, la mia è questa a destra... non vedendoti e sentendo rumori ho voluto provare a cercarti qui, fortunatamente sono arrivato in tempo!>>
<<bambina... Non pensi che è finita vero??? mi hai strappato il mio giubbotto e per questo dovrai ripagarmi>> - << Già non lo avevi fatto!? Idiota! cosa vuoi ancora da me!!! >> - <<tutto e niente!!!! QUEL giubbotto è caro!>>... * che tirchio!... chissà quanto lo ha pagato!? * pensai...<<la tua amichetta mi ha strappato il giubbotto della Lee di Matteo>> * ma è una nuova marca "di Matteo"??? *... volevo dirlo ma preferì tacere... fortunatamente... <<ma non credo l'ha fatto apposta quindi non c'è bisogno di fare niente!>> - << a quello ci penso io! tu fratellino stai tranquillo e ora uscite dalla mia stanza che mia avete stufato>> ci spinse fuori la camera...e sbattè la porta... <<per un giubbotto!! nemmeno se costava un milione... lo ripagherò con i soldi... quanto viene??? lo sai??>> - <<qualunque cifra gli proporrai non uguaglierebbe mai il suo vero valore... è il ricordo di un vecchio amico.. ERA il suo migliore amico! ma ora...>> - << Ho capito, scusa! ma io come facevo a saperlo??? ...>> * è vero come facevo io a saperlo? se lo diceva chiaramente non reagivo in quel modo... lo potevo anche ricucire io la manica, dato che me la cavo anche bene...* pensai sentendomi in colpa...

*Quella ragazzina... ma chi è?? come si è permessa a baciarmi, e a lsciarmi questa strana voglia... il mio orgoglio ne risente... cavolo! è la prima volta che una ragazza mi bacia.. sono sempre io che faccio la prima mossa... ma non è finita...*

In quel momento Due pensieri di ugual Forza e sentimento echeggiavano in casa...
<p align="center">*ME LA PAGHERAI!!!!!!!!!!!!!*



3° Capitolo

Un altro giorno venne … il sole si alzò e con lui anche la ragazzina con mille idee ed emozioni dentro di se … quella ragazzina ero io … mi svegliai dopo una nottata insonne, avevo dormito qualche oretta ma c’era qualcosa dentro di me che pulsava e non mi dava la solita tranquillità, che adoravo avere prima di fare i miei soliti dolci sogni. Ogni volta che le mie palpebre dolcemente si chiudevano l’unica cosa che riuscivo a vedere erano i suoi occhi … quell’azzurro mare che nascondeva forza, determinazione ma soprattutto profondi sentimenti ancora da scoprire, questo mi incuriosiva parecchio, perché i suoi gesti e modi di fare non esprimevano ciò che il suo intenso sguardo trasmetteva …
Era lui che non mi dava tregua, era a causa sua se il giorno dopo nel mio viso si videro occhiaie inconfondibile mascherate da un lieve strato di cipria, era con lui che ero adirata! E peggiorò quando mio fratello come al solito provò a svegliarmi, ma notò che non avevo bisogno di lui quindi mi saluto e scappò a lavoro.
Arrivai a scuola prima del solito, non avevo nemmeno voglia del solito gelato che ogni mattina adoravo avere … Luca se ne accorse e da lontano mi chiamò facendo cenno di venire ma con la testa negai l’invito e notando la mia espressione un po’ cupa non insistette. Per risollevarmi il morale andai nel posto sconosciuto da tutti ma adorato dall’unica persona che lo conoscesse … io … mi incamminai verso il giardinetto dietro la scuola, c’erano alberi alti con cespugli e fiori che contornavano quell’immenso giardino. Dietro al terzo albero da destra, accanto a un cespuglio, c’era un piccolo passaggio segreto che portava ad un prato nascosto. Era immenso, con mille e mille fiori che nascevano ogni giorno con colori vivaci e solari, con un’aria che profumava di gelsomini, margherite, violette e tanto altro ancora; il sole faceva breccia nel mio viso riscaldando anche il mio cuore reso insicuro dai miei mille pensieri. Mi sdraiai in quell’oceano di frizzante atmosfera, presi l’ipod e lo accesi per riaccendere in me quell’allegria di sempre … tra il calore del sole, il buon profumo, la musica che teneramente risuonava in quella dolce atmosfera improvvisamente sentì la campanella che avvertiva l’inizio di un nuovo giorno scolastico … anche solo pochi minuti di quel tenero nascondiglio mi faceva sentire bene ed appagata, finalmente in me risplendeva nuovamente il sole! Mi alzai, riposi l’ipod e dando un saluto a quel magico mondo nascosto ritornai alla vita vera, ma non potevo immaginare che mentre uscivo dal mio paradiso qualcuno, dalle finestre della scuola, osservava con occhi pieni di rancore e cattiveria il segreto di quella ragazza; sfortunatamente lo seppi dopo, il mio essere cauta non servì a nulla …
Prima di andare a lezione chiamai Luca, ancora davanti la scuola che dava un sorriso per ogni gelato venduto, si girò e lo salutai felice, incredulo del mio cambiamento gridò contento <se hai bisogno sono qui!> ringraziai e lo salutai con la mia solita energia che mi contraddistingueva.
Mi avviai per andare in classe e lì mi aspettava Emanuela che, con la sua solita euforia mattutina, quando mi vide gridò a squarciagola <francyyyy, buon giorno, oggi sei arrivata puntuale! Quale onore!> e sorrise … mi sedetti al mio posto <ma niente, oggi non sono riuscita a dormire, uff… e non so il perché, ma ora mi sento meglio> le rivolsi lo sguardo, prima occupato a guardare lo zaino mentre prendevo le solite cose, e notai la sua aria preoccupata. <ma sicura che ora stai bene? Forse avevi la febbre> disse triste mentre mi toccava la fronte per capire se la salute risentiva di un qualche alzamento di temperatura.
<non hai febbre!> alla sua affermazione un pò più tranquilla, risposi con il mio solito buon umore … <certo! Ti ho detto che sto meglio, ora sono vispa ed allegra come sempre … pronta ad insultare ogni professore che entra in classe!> le dissi radiosa e nel suo volto ricomparve il sorriso che tanto adoravo!
Venne la ricreazione, adorato momento di pausa che gli studenti amano dopo tre ore assidue di lezione. Presi i soldi dal portafoglio per andare a comprarmi qualcosa da sgranocchiare, quindi uscii dalla classe e mentre attraversai il corridoi intravidi qualcuno di familiare, ovviamente era lui. Non potevo non vederlo dato che rimaneva in giro per la scuola sempre, a bighellonare qua e la, senza alcun dubbio lo avrebbe fatto anche durante la ricreazione. Lo guardai, aveva scarpe bianche da ginnastica della Nike, dei jeans neri che gli stavano alla perfezione, un giubbotto di pelle nera, evidentemente quello di jeans ancora doveva essere cucito, una felpa bianca con una scritta “46” scura davanti e una maglietta nera di sotto, e attorno al suo braccio una piovra … emmm … volevo dire una ragazza! Era una di quelle smorfiosette attaccate a lui, con capelli corvini lunghi e lisci, un paio di occhi sottili ma con una grande pupilla verde, un naso quasi perfetto e delle grandi labbra, ma soprattutto un trucco troppo pesante che la rendeva più grande almeno di 10 anni; portava una maglietta così stretta che non capivo come riuscisse a respirare e che faceva intravedere “tutto”, una gonna, anzi una fascia, che mostrava delle bellissime gambe lunghe finendo con un paio di stivali con il tacco a spillo … pensai che forse era appena uscita da una discoteca, ma in realtà nemmeno li l’avrebbero accettata …
* Come riusciva a stare vicino ad una ragazza così? Senza alcun dubbio bella ma …. Per spogliarla non c’era bisogno di alcuna fantasia …* rideva e scherzava con lei ma quando lo spazio tra me e lui diminuì, mi vide e i nostri sguardi si incrociarono, fu uno scambio inaspettato, come se tutto ciò che ci circondasse ad un tratto svanì lasciando posto solo a me e lui; inaspettatamente più si avvicinava più il mio viso si colorava di rosso, il cuore accelerava e i miei passi diminuirono drasticamente, io … lui … e … lei … le mie labbra accennarono un velo di rabbia e quando fummo a pochi Centimetri di distanza, mi passò accanto, si abbassò e all’orecchio mi sussurrò <sei rossa … di rabbia? Gelosia? O il mio sguardo ti mette in imbarazzo?> … e se ne andò lasciandomi un amaro in bocca …
<cosa!???????? Ma che stai dicendo?> mi voltai urlando verso di lui … ma fu indifferente a quelle parole, probabilmente era anche divertito … si divertiva a prendermi in giro … gli sguardi scambiati erano falsi, il battito e il rossore erano solo rabbia … niente di più … * niente di più! * Almeno era quello che mi dicevo per auto-convincermi … perché quando mi sussurrò quelle parole all’orecchio, il suo respiro mi provocò la pelle d’oca e le sue parole mi davano talmente rabbia che una fitta allo stomaco mi fece ritornare in classe con un espressione ancora più rossa.
<francy ma hai già mangiato? E perché sei rossa e cupa?> preoccupata ancora una volta mi toccò la fronte, era calda, scottava, ma non per il motivo che credeva Emanuela!
<sto bene, solo non ho fame!> … * Come poteva dirmi quelle parole? Ma soprattutto come poteva stare accanto a una ragazza di quel genere? * riflettevo tristemente mentre pensieri contrastanti creavano un turbine inconscio nel mio cuore. * Va bene! Fai come vuoi, io reagirò di conseguenza * questo pensiero apparve e insieme ad esso nel mio volto un sogghigno.

Durata la quinta ora scrissi un bigliettino e lo passai a Giovanni.
“ CIAO GIO …. MI STO ANNOIANDO A SENTIRE LA PROF CHE PARLA DI PERSONE CHE VANNO A COMBATTERE PER LA PROPRIA PATRIA …
ANCHE PERCHE’ DA COME LO RACCONTA SEMBRA UN ROMANZO DRAMMATICO! XD
STAVO PENSANDO … PERCHE’ NON ESCI UN ATTIMO DALLA CLASSE CON ME E CI PRENDIAMO QUALCOSA DA BERE ALLA MACCHINETTA?
KISS”
Aspettavo risposta guardandolo ansiosa, prese la penna e scrisse qualcosa, me lo passò mentre chiese alla prof di dover andare in segreteria a giustificare un vecchio ritardo dimenticato e la prof acconsentì …

Sul lato posteriore del bigliettino c’era scritto …
“OK! :) E’ UN PIACERE PASSARE DEL TEMPO CON TE SOPRATTUTTO SE DEVO SOSTITUIRLO AD UNA VECCHIA PROF XD … TI ASPETTO!”
Letto chiesi alla prof di dover andare al bagno e uscì in fretta, dietro la porta c’era lui … guardandolo bene non era mica male!

< Giò, Vedo che non eri per niente dispiaciuto della mia proposta! > esclamai ridendo.
< per niente! > rispose deciso e iniziammo a camminare, prendemmo io una cioccolata calda e lui un caffè e ci dirigemmo verso la scalinata antincendio, proprio quella in cui sapevo che Ale piaceva trascorrere il tempo fumando la sua sigaretta, informazione che mi diede Ema un pò di tempo fa …
Eravamo sulle scale di metallo del primo piano di fuori, lo intravidi sopra di noi ma non dissi niente, inizia a parlare con Giò … a ridere spensierata e a fargli capire che senza di lui (di Ale ovviamente) la mia vita è più bella e divertente … inizia a fare a Giovanni qualche piccolo complimento, ma all’improvviso sentì dei passi scendere la scalinata … e naturalmente era lui con quell’aria spavalda che disse < Iniziate ad uscire dalle classi anche voi?? Non eravate studenti modello? > e Gio rispose con altrettanto temperanza
< Diciamo pure che non te ne frega niente di quello che facciamo o no … > e si girò verso di me sorridendo … * Wow che caratterino! Pensavo fosse più calmo e sereno invece quando vuole.. *
Ale divenne nero dalla rabbia … < Ehy! Vedi che parli con il tuo fratellone! Abbi rispetto! >
E rispose quasi arrabbiato < Lo stesso rispetto che hai avuto tu per Francesca? >
E rimase incredulo alle parole del fratello …
< Tuo fratello ha ragione in tutto! … non disturbare noi! Continua a divertirti con quella ragazza che ho visto alla ricreazione … fa proprio per te … > e mi girai innervosita, inconsapevolmente presi la mano di Giovanni e andai via! … sentì da fuori il rumore di un calcio dato alla scala di metallo … mi girai verso di Giò e gli dissi infastidita
< Ma come puoi sopp … sopportarlo!> balbettai perché rimasi sorpresa … Giovanni era diventato rosso come un peperone e l’energia di prima si spense in un’espressione dolce come un bambino, quando gli viene dato qualcosa che voleva da tempo … Mi guardò e poi tolse lo sguardo imbarazzato … < Che c’è? > chiesi quasi preoccupata …
< La mano, hai una mano così piccola e delicata ma contemporaneamente così forte che me ne sono innamorato > disse così teneramente che divenni rossa e paralizzata da quelle sue parole … presa coscienza mi distaccai e chiesi scusa senza un motivo ben preciso …
< Ormai l’avrai capito, mi piaci, mi piaci quando mi guardi, mi piaci quando mi parli, mi piaci quando mi stringi la mano, mi piaci! Non so se per te nascerà mai qualcosa, anche se lo spero > sorrise e continuò < comunque se avrai mai bisogno di un aiuto io sarò qui! Ora dimentica la prima frase e continuiamo ad essere ciò che siamo sempre stati … buoni amici che si aiutano a vicenda … non pensarci troppo … ho solo trovato il momento sbagliato per dirtelo ma tu mi mandi in confusione! > Ero non solo imbarazzata per quella impacciata ma dolce dichiarazione … ma anche confusa e senza parole … ma qualcosa dovevo pur dirla per rompere il ghiaccio e con fievole voce risposi < Grazie! > sorrisi e insieme ci incamminammo verso l’aula da cui eravamo fuggiti … rientrammo diversi e con un nuovo cuore aperto …



4° Capitolo

Le 2 ore di lezioni rimanenti passarono in un lampo … troppi pensieri frullavano nella mia testa impazienti e dubbiosi … il rossore e la malinconia che lesse Emanuela appena rientrai in classe, era la conseguenza di parole dette da una persona amica, da colui che non potevo mai immaginare, da un dolce, tenero e bel ragazzo che insinuò in lei dubbi e confusione.
All’uscita della scuola nessun sguardo fu ricambiato … troppo imbarazzo e in quella situazione nessuno era in grado di emettere parole, era ancora troppo presto …
Ritornai a casa, ma il pranzo cucinato con amore da mia madre non fu toccato … passai il corridoi, arrivai in camera e mi buttai distesa nel letto a pancia in giù …
* era un amico, ma un amico può mai provare più di un semplice affetto? Gli potrebbe mai bastare un mio normale saluto? Non vorrei farlo stare male, ancora non so cosa provo per lui perché non l’ho mai visto con l’ottica di ….* - deglutì -* non riesco nemmeno a pensarlo … credevo che il nostro rapporto fosse di solo amicizia … non potevo pensare che potessi piacergli … e io? Cosa provo per lui? * la testa mi girò … non volevo più pensarci ma le sue dolci parole mi rimbalzavano come una palla dentro la testa … non volevo perderlo … non volevo che si allontanasse … volevo solo sentirgli dire quelle dolci parole ancora una volta …. Volevo che le ripetesse ancora, ancora, ancora … e tra le lacrime di dubbi gli occhi si chiusero lasciando posto ad un sogno, che al risveglio non ricordai … o almeno non al momento … forse se il destino mi avesse fatto ricordare quel sogno, molte situazioni avrebbero preso una piega completamente diversa … come disse Freud “ Il sogno è una manifestazione del desiderio inconscio” …
Quando aprii gli occhi ancora rossi e gonfi non ricordai niente … come se socchiusi le palpebre solo per un attimo, invece erano passate due ore …
Erano le 4,30 del pomeriggio, mi guardai allo specchio ed ero orrenda, capelli arruffati, faccia rossa, occhi inguardabili, allora decisi! Era ora di lavarsi, vestirsi e andare a fare una passeggiata al centro per schiarirmi le idee.
Sistemata e truccata scesi al centro con l’autobus; Presi posto e pochi secondi dopo, seduta al mio fianco, c’era un’anziana nonnina. Il suo viso trasmetteva dolcezza,i suoi occhi avevano tanto da raccontare, le sue mani docili si erano sforzate a lungo, ma nel passare degli anni l’unica cosa che brillava come il sole era l’anello che portava all’anulare sinistro, la Fede! Notai una situazione davvero tenera perché vicino a lei, nel terzo posto, c’era un anziano, magro e fragile ma con occhi attenti e rivolti sempre alla nonnina … ma la cosa più stupefacente e romantica da vedere erano le loro mani, strette per non farsi scappare, una fuga in alcun modo inesistente! … si guardavano sempre negli occhi … occhi che videro guerre, fame, debolezza, forza … ancora vicini l’uno all’altro non smettevano un secondo di aggrapparsi a vicenda … due anime unite da un filo rosso, indistruttibile, inseparabile chiamato Amore! Ecco cosa volevo io dalla vita, cosa mi aspettavo, cosa desideravo più di ogni altra cosa al mondo … un Amore puro ed ingenuo, un Amore che sorpassi ogni tempo e spazio … Un Amore con la A maiuscola!
Chissà, magari era solo un illusione, ai giorni d’oggi amore così è impossibile da trovare ma … non voglio smettere di sognare e lo so, un giorno lo troverò!
Ero arrivata alla mia fermata e prima di scendere mi voltai verso quella coppia e con un sorriso dissi: < Il mio desiderio? Avere un Amore come il vostro! Vi auguro il meglio ancora una volta! Buona giornata > con occhi pieni di speranza mi voltai e da dietro sentì il signore anziano che rispose caloroso < Il tuo cuore puro ti porterà ciò che cerchi! Non avere fretta sarà lui che inaspettatamente entrerà nel tuo cuore … anzi, lui stesso lo sarà > a quelle dolci parole non potei che annuire con occhi rossi e scappare verso quello che pensavo essere un pomeriggio di solo relax … quanto ancora dovevo imparare dalla vita!

Arrivai nella villa al centro della mia città, era il posto in cui adoravo trascorrere le mie ore, sola e spensierata.
Si entrava dentro un antico portone e subito potevi intravedere un grandissimo giardino rotondo, con alberi alla sua estremità un parco giochi in mezzo, panchine sparse quasi ovunque, una creperia ambulante, e tantissimi piccoli bambini che giocavano e si godevano la vita tra dispetti e amicizie senza malizia!
Mi avvicina in una panchina e mi sedetti tranquilla … dopo una mezzoretta, improvvisamente qualcuno disturbò la mia quiete …
< Ehy piccola! Che fai sola soletta? Ti faccio compagnia io? > un brutto energumeno si avvicinò …. Non lo avevo mai visto e di questo ne ero felice! Era grosso, bruno, occhi castani, naso e bocca più grossi del normale, masticava incessantemente una gomma e la sua espressione non portava a niente di buono < Non sono sola, il mio amore è nei paraggi, quindi grazie, ma non ho bisogno di te! > il suo viso divenne cupo, era infastidito, magari pensava scioccamente che io accettassi la sua vicinanza < Ehy ragazza a me nn interessa del tuo “come si chiama” tu sei con me, senza discutere! > diceva con aria presuntuosa ed arrogante mentre inesorabilmente si avvicinava ed io cercavo di allontanarmi … spaventata gridai <aiuto!!!> solo allora dietro di lui vidi altri due ragazzi, ma capì che di certo non volevano aiutarmi … il loro scopo era altro … vicino, vicino, vicino, troppo vicino! … cercai di scappare ma il più alto mi prese con forza da dietro stringendo la mia schiena verso di lui …
<vuoi una mano?> mi chiese una voce gentile … cercai di voltarmi per vederlo … * La città è piena di ragazzi perché doveva vedermi in questa situazione proprio lui? Alessandro! * pensai ma nel vederlo il mio cuore prima terrorizzato rallentò ad una frequenza quasi nella norma … ma incosciente come ero risposi < Non ho bisogno di te! > guardai il ragazzo robusto e prima diedi un calcio da dietro al ragazzo che mi teneva, così forte che pensai di averlo fatto diventare una ragazza, gridò dal dolore piegandosi in due, poi cercai di calciare anche il ragazzo di fronte ma nel farlo mi bloccò il piede e il terzo, piccolino ma agile mi prese subito …
<ancora niente?> Domandò divertito Alessandro … improvvisamente il ragazzo, anzi la neo ragazza, si avvicinò, mi tirò i capelli con forza ed Ale a quel gesto non si trattenne … con le mani ancora in tasca gli diede una pedata alla sua schiena, il ragazzo si girò verso di lui e ad aspettarlo c’era un pugno in pieno viso … io guardavo la scena in silenzio, tra meraviglia, stupore e bellezza … i suoi movimenti sembravano quasi eleganti, era davvero splendido illuminato dai i raggi del sole che filtravano tra le foglie di un albero. Il ragazzo più grosso mi lasciò la gamba per andare contro di lui, era grosso e potente non poteva farcela da solo … gridai con tutta la forza che avevo < Stai attento!!! > e all’improvviso un dolore allucinante mi colpi la pancia e tutto attorno a me divenne nero …

Aprii gli occhi ed ero dentro al letto, al sicuro, era stato tutto un brutto incubo … mi strofinai dolcemente le palpebre e mi girai da un lato …
<un incubo! Menomale … davvero orrendo!> Dissi inconsapevole dell’ascolto …
<se preferisci chiamarlo così! Come stai dolcezza?> disse una voce profonda * eeeeeeeeeeeehhhhhhhh che è stato? Forse sto ancora sognando …* pensai mentre strofinavo ancora una volta le palpebre < Ehy mi senti??? > questa volta la sentì bene, mi girai e vidi il suo bellissimo volto … <che che che …. Ci fai qui?> balbettai mentre mi alzavo le coperte sino alla fronte … <mmm … quella botta ti ha fatto male eh?>
<quale botta? Non mi dire che è successo davvero? Abbassai le lenzuola e solo allora notai il graffio che aveva sulla guancia sinistra … subito mi alzai e lo toccai, i nostri sguardi si incrociarono, come se il tempo si fermasse non riuscivo ad emettere parola … <ahio! Mi brucia … > disse ma in realtà si vedeva che non provava dolore, voleva solo stuzzicarmi, ma mi sentivo già abbastanza in colpa per quello che era successo non avevo bisogno delle sue lamentele … in fondo era colpa mia … seduta nel letto abbassai gli occhi e con aria colpevole dissi <scusami!> mi sentivo irrimediabilmente triste … con un dito mi alzò il volto, mi guardò e dolcemente disse: <non scusarti, non hai niente di cui dovresti sentirti colpevole, a causa mia ora sei a letto, pensavo di riuscire a difenderti senza farti avere nessun graffio invece ora sei qui … e chissà cosa poteva succederti … i maschi sono tutti stronzi! devi stare più attenta!> si sentiva colpevole, triste ed arrabbiato sentimenti che conoscevo bene.
All’improvviso le nostre labbra si cercarono, non so come , quando o perché so solo che chiusi gli occhi e mi avvicinai senza proferire parola … e tutto avvenne spontaneamente, labbra su labbra, le emozioni ebbero il sopravvento, il cuore fece solo un battito che nemmeno mille insieme poteva eguagliarlo, le mie mani toccarono il suo viso, mi sentivo immersa in un mare di … di … non so descriverlo … e al solo pensarci ancora mi sento svenire! Non volevo che finisse … il suo sguardo entrava senza permesso in via che nemmeno io conoscevo, sfiorando ogni fibra del mio cuore, accarezzando ogni battito e facendone una melodia a se stante, ogni cosa sapeva di lui, dentro e fuori di me …
Un attimo che sembrò eterno perché tutto si fermò, ma quando le nostre anime si divisero quell’attimo eterno era ancora troppo poco!




(Pian piano, quando sarò ispirata continuerò la storia... è la mia prima storia a capitoli...è divertente, romantica, sentimentale e bhe... l'altro lo leggerete e deciderete voi^^)
 
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